Parrocchia

Il santo patrono del paese è San Cristoforo e a lui è dedicata la chiesa le cui prime notizie risalgono al 1458. A quell’epoca di tempio sacro, suffraganeo della pieve di Santa Maria di Campagnola in Trevozzo, si trovava nella parte alta del paese, presso il castello.

L’edificio attuale – realizzato nel centro dell’abitato – è frutto di un intervento di ricostruzione dalle fondamenta, condotto dall’anno 1927 al 1929, che ci ha consegnato un’interessante struttura a pianta ottagonale, con diametro a lato di circa venti metri, sormontata dalla cupola sorretta da otto massicci piloni. La chiesa è ascrivibile, nell’ambito del ritorno all’ordine degli anni venti del XX secolo, alla ricerca accademica di gusto neobarocco.

San Cristoforo patrono degli automobilisti e in greco “colui che porta Cristo“:  la leggenda parla di un uomo, per alcuni un gigante, che faceva il traghettatore su un fiume. Era un uomo burbero e viveva da solo in un bosco, di cui era padrone. Secondo alcune storie il fiume era in Licia. Una notte gli si presentò un fanciullo per farsi portare al di là del fiume; Reprobus (questo era il nome dell’uomo prima del battesimo, secondo alcune versioni), anche se grande e robusto, si sarebbe piegato sotto il peso di quell’esile creatura, che sembrava pesare sempre di più ad ogni passo. In alcune versioni sarebbe cresciuta anche la corrente del fiume, che si faceva più vorticosa. Il gigante sembrava essere sopraffatto, ma alla fine, stremato, riuscì a raggiungere l’altra riva. Al meravigliato traghettatore il bambino avrebbe rivelato di essere il Cristo, confessandogli inoltre che aveva portato sulle sue spalle non solo il peso del corpicino del bambino, ma il peso del mondo intero. Dopo aver ricevuto il battesimo, Cristoforo si recò in Licia a predicare e qui subì il martirio.

Ogni anno nel giorno di San Cristoforo viene celebrata la messa dal Vescovo di Piacenza insieme al parroco del paese Don Luigi Lazzarini, seguita dalla processione nel paese, per concludersi con la benedizione dei mezzi di trasporto: automobili, moto e trattori.

I festeggiamenti finiscono nella piazza e contrada del paese con la cena sotto le stelle, offerta dal Consiglio Parrocchiale.